non c'è libertà senza passione!

Comunicato Stampa
Dall’11 al 19 maggio 2024 si svolgerà a Magliano Sabina la sesta edizione di Mostre Diffuse Fotografia e ancora una volta il Centro Storico della città tornerà ad animarsi di fotografi, professionisti ed appassionati. Dopo l’interruzione per il Covid, si riparte riproponendo la Call Un Mondo di Donne che oggi, ancor più di ieri, vuole aprire una finestra sul mondo
femminile, dove sia presente l’impegno delle donne nell’affrontare una realtà complessa come quella odierna. Sarà un momento complessivo di incontri e riflessioni sui molteplici aspetti che vedono le donne sempre più coinvolte nella partecipazione attiva e nell’interpretazione dei fenomeni culturali, educativi e sociali.

Mostre Diffuse Fotografia 2024, Magliano Sabina 11/19 maggio

Pur essendo aperto a fotografi di entrambi i sessi, il contest Un Mondo di Donne vede prevalere interessanti lavori al femminile che sicuramente si sono evidenziati per la forza di contenuti che riescono a cogliere alcuni aspetti, tra i tanti, che caratterizzano il mondo femminile. E “il viaggio” accomuna tutti i progetti presentati.

Il viaggio introspettivo è quello di Loredana Celano con CI SONO NOTTI CHE NON ACCADONO MAI dove la narrazione si fa anima, corpo e struggimento, tra un dentro ed un fuori fino al giungere del crepuscolo. WOMEN FROM AFRICA di Patrizia Bonanzinga, un progetto che nasce dal libro Time Lag, è un lavoro ampio sulle donne Mozambicane composto da 54 ritratti. A Mostre Diffuse Fotografia 2024 verranno proposte 3 imponenti e suggestive fotografie accompagnate da un video. Come scrive l’Autrice “Le donne africane sono il vero motore dell’africa sub-sahariana che, con molta forza ma anche una certa leggerezza, vivono una dignitosa quotidianità.” Romina Mosticone con il suo lavoro fotografico SEMPRE IN MOVIMENTO ritiene che i movimenti femministi dagli anni 60-70 abbiano in comune con quelli di oggi soprattutto la voglia di essere sempre in azione, appunto in movimento, per il raggiungimento della parità di genere. FILI SOLIDALI, è una risposta alla discriminazione di qualunque tipo. Teresa Mancini propone 20 fotografie di donne e alcune di uomini, che attraverso i loro sguardi si presentano e dialogano con il visitatore che guarda senza percepire alcuna “differenza” se non quella che determina una pluralità accogliente. Daniela Roveretto attraversando da viaggiatrice le regioni dell’Uzbekistan fa una sua personalissima indagine sull’abbigliamento femminile delle donne che popolano il lago Aral nella Repubblica del Karakalpaqstan. L’abbigliamento femminile, assai più di quello maschile, ritiene che sia uno specchio che rimanda alla configurazione sociale e culturale di questo popolo. 5969 KILOMETERS EAST FROM HOME.
Debora Valentini propone IO SONO ALICE, dove il viaggio è il cammino verso l’affrancamento da valori stereotipati che riducono l’amore per la sua compagna ad etichette denigratorie. Teresa Mancini propone FEMMINACCIE IMPUDENTISSIME: DONNE DELLA REPUBBLICA ROMANA. Il lavoro fotografico è ispirato al libro Femminaccie Impudentissime della giornalista e scrittrice Cinzia Dal Maso che racconta
della pessima reputazione che veniva associata alle donne che come volontarie si offrivano per dare assistenza soprattutto sanitaria ai soldati che combattevano nel 1849 a favore della Repubblica Romana. Le fotografie sono state realizzate presso il Museo dell’ Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria che ha offerto supporto e collaborazione.

Sono previsti inoltre uno spettacolo teatrale, incontri e presentazioni di Libri.

• TEATRO: Intorno al Mondo in 72 giorni. Il viaggio di Nellie Bly. • Dal diario di viaggo di Elizabeth Cochran, adattamento e sceneggiatura originale di Paola Sarcina e Diana Forlani/ Teatro Manlio
Lo spettacolo racconta l’avventura intorno al mondo della ventiquattrenne Elisabeth Cochran, in arte Nellie Bly, giovane e ardimentosa giornalista statunitense. Nel 1888 convinse Joseph Pulitzer, il suo capo al New York World, ad affidarle il compito di battere il record di Phileas Fogg, protagonista del romanzo di Jules Verne Il giro del mondo in 80 giorni. Fu la prima donna a compiere il giro del mondo senza alcun accompagnamento maschile e divenne un simbolo di emancipazione femminile. Lo spettacolo ha il sostegno del MiC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.

Franca Iorio di Obiettivo Psicosociale presenta il progetto Fila e Sfila realizzato in collaborazione con AssemblAbili GlobAli OdV, progetto che ha ricevuto un finanziamento nazionale pubblico dall’UNAR / Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, nell’ambito delle attività della XX Settimana di azione contro il razzismo. Il progetto prevede la mostra fotografica Fili Solidali di Teresa Mancini, una sfilata di moda e l’adesione simbolica ad un Patto per l’Inclusione. La finalità è quella di sensibilizzare e stimolare i valori dell’inclusione, dell’integrazione e la valorizzazione delle differenze per favorire una cultura del rispetto dei diritti umani e delle pari opportunità. Il linguaggio creativo della mostra fotografica vuole far emergere i percorsi di inclusione e le storie delle persone partecipanti alla sfilata per l’affermazione del diritto ad una idea di bellezza non discriminante.

Irene Alison, giornalista e fotografa, presenta il suo libro “La madre attesa” [Edizioni Postcart] che racconta della difficoltà di diventare madre, di perdere la propria indipendenza per dedicarsi completamente ad un’altra persona. Ma soprattutto sul percorso di costruzione di una nuova identità, quella di madre, percorso non sempre facile e privo di ostacoli, soprattutto nel caso di un’adozione. Scrive: “La fotografia, in questo cammino, è stata la lingua con cui ho provato a parlarle quando mi sembrava di non avere parole, è stata il ponte grazie al quale ho iniziato ad avvicinarmi a lei, quando mi pareva che una distanza incolmabile ci separasse.”

Patrizia Bonanzinga parla del libro Time Lag da cui nasce il progetto fotografico Women From Africa. Il libro racconta della sua esperienza in Mozambico, Paese che ha frequentato a più riprese tra il 2006 e il 2012.Il suo è un viaggio nel mondo delle donne africane che dice “sono il vero motore dell’africa sub-sahariana, che con molta forza, ma anche una certa leggerezza, vivono una dignitosa quotidianità.”

Isabella Peretti presenta l’Associazione femminista Lesconfinate di cui è presidente e che è strettamente collegata alle attività della Casa Internazione delle Donne di Roma.

Cinzia Dal Maso, giornalista e scrittrice, autrice di “Femminaccie Impudentissime” racconta le donne della Repubblica Romana. Nelle ambulanze e nelle corsie degli ospedali alcune donne combattevano una battaglia silenziosa: erano le infermiere volontarie reclutate dalla principessa Cristina Trivulzio di Belgiojoso per curare i feriti, anche quelli avversari. Non conobbero riposo e si sottoposero a fatiche estenuanti, senza temere le bombe che colpivano i locali dove operavano, eppure scrittori e giornalisti reazionari le apostrofarono con i peggiori epiteti, chiamandole «donne d’equivoca fama», «svergognate», «femminaccie impudentissime». Secondo Pio IX i miseri infermi erano stati spesso costretti a morire «fra le lusinghe di sfacciate meretrici»… Con questo libro si cerca di rendere onore a donne coraggiose che seppero precorrere i tempi senza tenere conto dei pregiudizi.

MOSTRE DIFFUSE FOTOGRAFIA 2024 è organizzato da Bycam Fotografia di Teresa Mancini e da Riccardo Cattani, con il Patrocinio del Comune di Magliano Sabina. Si ringraziano per la collaborazione l’ecOstello Magliano Sabina, la Mirabilis Teatro Societas, l’Associazione Centro Ricreativo Anziani APS, Edizioni PostCart, l’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria di Roma, l’UNAR, Obiettivo Psico Sociale e AssemblAbili GlobAli.

Per informazioni: www.mostrediffuse.it / FaceBook @MostreDiffuseFotografia / info@mostrediffuse.it [apertura gallerie: sabato/domenica: 10:30-12:30 / 16:00-19:00; da lunedì a venerdì solo pomeriggio 16:00-19:00