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Si è svolto questa mattina a Palazzo Montecitorio, presso la Sala della Regina, il convegno dal titolo “Amianto, Stato dell’arte a 25 anni dalla legge 257/92” organizzato dal Movimento 5 Stelle con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente, Ministero della Salute e Ispra – Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.

L’ONA, Osservatorio Nazionale Amianto, nella persona del suo presidente Avv. Ezio Bonanni, intervenuto come relatore nel corso della conferenza, ha contestato i numeri forniti dal Ministero della Salute.
1800 casi di mesotelioma (patologia che porta al decesso nel 93% dei casi entro 5 anni, circa 3600 tumori polmonari – il doppio dei mesoteliomi – cui si aggiungono 600 decessi per fibrosi da amianto (asbestosi). Poi ci sono tutte le altre patologie (tumori del tratto intestinale e delle ovaie)

“Siamo davanti a una vera e propria Shoah silenziosa: 6000 morti l’anno, Ecco perchè dobbiamo contestare i dati del Ministero della Salute che questa mattina ha parlato di un bilancio di circa 3000 decessi. Anche se fossero “solo” 3000, si tratterebbe pur sempre di una strage e, quindi, a maggior ragione, il Ministero dovrebbe mobilitarsi, invece, dobbiamo tristemente constatare che tutto langue”, ha dichiarato il presidente Ezio Bonanni.

Ad aprire la conferenza un video proiettato in apertura da Asbeschool (Scuole dell’Amianto): una testimonianza sul rischio amianto nelle scuole italiane. Secondo l’Osservatorio Nazionale Amianto sono 2400 le scuole contaminate dalla fibra killer: circa 3000 tra lavoratori e studenti esposti. Un dato che non può non allarmare.

A seguire gli interventi degli altri relatori che hanno affrontato il delicato argomento, analizzandolo sotto diversi punti di vista, nel corso della lunga mattinata di lavori: Mariano Alessi, per conto del Ministero della Salute, ha dichiarato che il Ministero si sta impegnando per cercare di risolvere il problema; Laura D’Aprile, del Ministero dell’Ambiente, ha posto l’accento sul fatto che il Ministero sta mettendo in campo tutte le energie e risorse; Bruno Giordano, magistrato. ha dichiarato che la base epidemiologica dei 1500 casi di mesoteliomi censiti dal ReNaM (Registro Nazionale dei Mesoteliomi) sono una sottostima di quella che è la reale incidenza dei casi di mesoteliomi e patologie asbesto correlate e ha, dunque, auspicato l’approvazione del Testo Unico in materia di amianto; Gennaro Valerio, epidemiologo, ha evidenziato come il trend del numero di mesoteliomi è in aumento e che la contaminazione degli ambienti di vita e di lavoro si può associare anche ad altre patologie, anche non tumorali. Salvatore Garau ha voluto richiamare l’alta incidenza di patologie nella Marina Militare.