Considerato di difficile adattamento, il romanzo di Vian, definito da Queneau «la storia d’amore più bella di tutti i tempi», aveva già conosciuto due versioni cinematografiche prima di questa del regista francese. Mood Indigo :forse c'è un tocco di autobiografismo in questo film: la moglie del regista dieci anni fa ha dovuto lottare contro la leucemia. «É stata una sfida terribile, emotivamente impegnativa, ma alla fine lei si è salvata». Così Gondry racconta in un'intervista a La Repubblica.
MOOD INDIGO, LA FAVOLA SURREALISTA DI GONDRY
