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Prof Corrado Schiavetto 1913 - 2011

Prof Corrado Schiavetto 1913 – 2011

26.09.1913 – 26.09.2013

Corrado Schiavetto è stato l’ultimo artista romano del novecento di Via Margutta. Artista poliedrico con studio/abitazione in Via Margutta al n. 51/A dal 1945 al 2011, ha svolto attività come: ceramista, arredatore, restauratore di quadri antichi, pittore e insegnante di Disegno e Storia dell’Arte. E’ stato un grande sportivo, socio fondatore del Circolo Canottieri “Aniene”; ha partecipato, come pilota col grado di Tenente, nella seconda guerra mondiale, ricevendo onorificenze al valore militare.

Piastrella decorativa in ceramica

C. Schiavetto, piastrella decorativa in ceramica

Le opere più significative di Corrado riguardano le decorazioni in ceramica degli anni cinquanta; questi sono gli anni di grandi fermenti artistici tra Roma e Milano. Da ricordare il valore dirompente che ebbe a Roma la mostra di Picasso nel 1953 alla galleria Nazionale di Arte Moderna, oltre alle mostre di Kandinskij nel 1951, Magritte nel 1953, Dalì  nel 1954 e di Pollock nel 1958 che determinarono uno choc notevole nell’ambiente artistico romano. Roma in questi anni diventa una capitale del nuovo, accanto a New York e a Parigi.

In tale contesto le opere di Schiavetto sono influenzate da tutte quelle avanguardie emergenti a Roma nel dopoguerra; sperimenta nelle sue composizioni la capacità di costruzione ereditata dal cubismo (annullamento della simmetria e della centralità compositiva), come Savelli, con il quale ha condiviso per diversi anni lo studio.

I quadri eseguiti negli anni quaranta (paesaggi, nature morte, nudi femminili, ritratti) risentono maggiormente degli influssi della scuola romana sia per la tonalità del colore che per l’aspetto figurativo delle composizioni. Le decorazioni eseguite in ceramica, in contrapposizione al ventennio (con le classiche simmetrie), danno un aspetto smaterializzato allo spazio architettonico tipico dell’arte catalana di Gaudì.

1951 - Parete decorativa (Roma)

C. Schiavetto, 1951 – Parete decorativa (Roma)

La notorietà degli anni cinquanta gli procura commissioni di rilievo, che esegue con entusiasmo e passione superando ogni aspettativa anche per gli stessi committenti.  Citiamo alcune delle opere più importanti di quegli anni che hanno caratterizzato un’epoca e che a tutt’oggi suscitano interesse:

  • Teatro Metropolitan di Catania del 1955 Progetto dell’Arch Andrea Scala e Carlo Sada – decorazioni esterne con pannelli che rappresentano le nove muse figlie di Zeus e decorazioni interne con rivestimenti di colonne;
  • Teatro Sistina di Roma, progetto dell’Arch.M. Piacentini del 1952 – con decorazioni interne in parte ancora visibili;
  • Decorazione della finestra centrale

    C. Schiavetto, decorazione della finestra centrale

    Chiesa di Santo Spirito a Pescara, progettata dall’Arch. M. Piacentini nel 1958 – decorazioni della facciata.
    “Il cromatismo della facciata è esaltato dalle fiammelle in maiolica dorata ordinatamente sparse nella zona tufacea e che non solo fungono da originale ornamento, ma simboleggiano lo Spirito santo, avviano alla meditazione e alla preghiera nonché dai due stemmi Papale e Vescovile pure in maiolica che sormontano le porte laterali ed infine dalla grande finestra circolare a raggiera dorata, ornata da una colomba ad ali spiegate simbolo tipico dello Spirito Santo e conforme alla tradizione evangelica” (archivio.diocesipescara.it)

Rivestimenti colonne Ingresso

C. Schiavetto, rivestimenti colonne ingresso

Cinema Fiamma, Roma, Arch. Marcello Piacentini  – 1948 Grande parete decorativa e Fioriera;

Hotel Excelsior – Via Veneto n. 125 a Roma – 1950 -1953: decorazioni in ceramica dei camini presenti nelle camere;

Hotel Majestic – Prog Arch. G. Minnucci Roma 1950 – Decorazione del grande camino della hall.

Il rapporto con Savelli e gli scultori Tot e Fazzini, mettono in bella mostra come le composizioni di Corrado Schiavetto, riescano a valorizzare l’architettura attraverso linee sinuose, aeree, libere e compenetranti. Una nuova concezione dello spazio basata sulla potenzialità della linea. Gli stessi elementi possiamo rintracciarli nella decorazione del fregio (in facciata) della Stazione Termini di Amerigo Tot. Corrado aveva raggiunto questa libertà di espressione, attraverso linee sinuose, elementi figurativi e geometrie astratte che, unite alla razionalità del costruito, rendono lo spazio architettonico ricco di effetti dinamici. Una pittura la cui alta qualità decorativa rappresenta una sintesi della cultura visiva, tipica, degli anni cinquanta. Del resto la sua formazione artistica non fu casuale. Corrado ha sempre collaborato con artisti che hanno fatto la storia dell’Arte Italiana del Novecento quali: Omiccioli, Guttuso, Montanarini, Gentilini, Donghi, Mafai, Tamburi, Tot, Fazzini, Savelli, V. Guzzi ed architetti quali La Padula, Piacentini, Minnucci e Guidi.

Mattonella in ceramica che testimonia le presenze di artisti nello studio di Corrado Schiavetto -  28/02/1948

Mattonella in ceramica che testimonia le presenze di artisti nello studio di Corrado Schiavetto – 28/02/1948

La frequentazione tra pittori, scultori, architetti e letterati nei caffè e negli studi, che negli anni 50 avevano dato vita ad un intenso dibattito culturale, è testimoniata anche dalla immagine qui presente: ‘ a ricordo di una bevuta tra amici nel mio studio ‘ il 28/02/1948

Se la sua opera non è stata mai menzionata è perché la decorazione a tutt’oggi viene spesso considerata una arte minore; anche se a Roma molte sono le opere che presentano fregi ed elementi decorativi eseguiti da artisti noti al grande pubblico.

Progetto di Arredo ed allestimento decorativo cinema Jonio Roma 1951

C. Schiavetto, progetto di Arredo ed allestimento decorativo cinema Jonio Roma 1951

Schiavetto come molti altri ha potuto esprimere la propria vena artistica in molteplici luoghi di aggregazione quali: Cinema, Teatri, Grandi Alberghi, Chiese, ed attività commerciali di pregio. Tra questi ricordiamo il Cinema Jonio di cui si riporta una delle rappresentazioni prospettiche in cui sono evidenti le potenzialità della la linea.

Negli ultimi anni, Corrado è stato sempre disponibile verso i giovani e con quanti avessero una passione artistica, ospitandoli nella sua casa/studio, ricca di dipinti, disegni antichi e moderni per guidarli nel mondo dell’arte.

Ho conosciuto Corrado nel 1952, come insegnante nella scuola Media di Latina; il suo incoraggiamento mi ha introdotto alla passione per l’arte, che pratico, tutt’oggi, nella mia attività di architetto. Per testimoniare il mio legame, che si è preservato negli anni, ho voluto rendere omaggio al valore artistico delle sue opere spesso dimenticate dalla critica d’arte e comunque sottovalutate.

di Nello Giordani