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di Giuseppina Amalia Spampanato

A trent’anni dalla morte di Grace Kelly, avvenuta a causa di un terribile incidente automobilistico, il 14 settembre 1982, Hollywood celebra la diva con un film: “Grace di Monaco”. Le riprese dovrebbero iniziare quest’autunno, in Francia. L’uscita del film è prevista per il 2014.

A prestare il volto all’affascinante principessa Grace sarà la quarantacinquenne attrice australiana Nicole Kidman, scelta dopo un lungo casting dal produttore francese Pierre Ange Le Pogam. La Kidman, recentemente protagonista di “Paperboy”, in concorso al Festival di Cannes 2012, e di “The Railway Man”, al fianco di Colin Firth, in uscita nelle sale nel 2013, farà rivivere sul grande schermo, dopo tanta attesa, il mito della principessa di Monaco, definita laconicamente da Hitchcock “ghiaccio bollente”. Nicole Kidman sarà affiancata da Paz Vega nei panni della leggendaria Maria Callas, grande amica della principessa e alle prese in quegli anni con la tormenta relazione col magnate Onassis. Tim Roth indosserà, invece, le vesti del principe Ranieri III. La sceneggiatura è di Arash Amel, mentre la regia è stata affidata a Olivier Dahan, già celebre per il lungometraggio biografico “La vie en rose”, valso l’Oscar a Marion Cotillard come migliore attrice protagonista nel ruolo di Edith Piaf.

La storia di “Grace di Monaco” non sarà una vera e propria biografia, ma ruoterà attorno ad un arco cronologico abbastanza breve, tra il dicembre del 1961 e il novembre del 1962, in un momento particolare della vita di Grace, sposata con Ranieri da cinque anni, madre di Carolina e Alberto, donna tenace e combattiva. Schierata politicamente a fianco del marito, Grace avrà un ruolo da paciera nella polemica tra il marito e Charles De Gaulles, che all’epoca governava la Francia ed era impegnato a riformare le leggi sulla tassazione nel Principato, che da sempre godeva della fama di paradiso fiscale. Politica, dunque, ma non solo. Nel 1962 Grace Kelly è ormai già lontana dalle luci e dai fasti di Hollywood, perché ha scelto il suo destino di principessa e la vita di corte, abbandonando definitivamente i sogni e il successo di attrice. Eppure Alfred Hitchcock non riesce a dimenticare la sua musa e le propone di tornare sul set per un suo film: una richiesta che causerà alla principessa non pochi tormenti. Intorno a questa decisione e al bivio che segnerà la vita della giovane donna ruota l’intera pellicola.

Grace esordì giovanissima come indossatrice, per poi ottenere dapprima una parte nel film “La quattordicesima ora” (1951), poi il ruolo di co-protagonista, a fianco di Gary Cooper, in “Mezzogiorno di fuoco” (1952), cui seguì l’anno dopo “Mogambo” (1953).

Hitchcock ne fu davvero stregato: era la sua musa ispiratrice. La volle in tre indimenticabili film: nel ruolo ingenuo e accattivante della moglie infedele ne “Il delitto perfetto” (1954), nelle vesti dell’irraggiungibile Miss Lisa Carol Fremont nel capolavoro “La finestra sul cortile” (1954) e poi ancora in “Caccia al ladro” (1955). E galeotto fu il set di quest’ultimo film, girato nel Principato di Monaco e in alcune località della Costa Azzurra. L’impegno cinematografico fu l’occasione per Grace di conoscere il principe Ranieri di Monaco, suo futuro marito, che le regalerà un principato in cambio di un unico, immenso, sacrificio: l’addio al mondo del cinema.

Grace vinse l’Oscar nel 1955 come miglior attrice protagonista per “La ragazza di campagna” (1954); recitò ne Il Cigno (1956), al fianco di Alec Guinness, e chiuse la sua breve, brillante, carriera con Alta società (1956). Scelse così l’amore, la famiglia e la sua corte. Scelta felice o infelice? Chi può dirlo, tanto si spettegolò. C’è chi la voleva triste e depressa, piena di rimpianti, e c’è chi, invece, vedeva in lei un modello di riferimento. Forse incarnò lo stereotipo della principessa triste, soffocata dalla vita di corte e dai continui impegni, tragedia che visse anche lady Daiana, oppure semplicemente scelse davvero lei quella vita.

Icona di eleganza, stile e raffinatezza, la principessa Grace Kelly ha fatto battere milioni di cuori e sognare intere generazioni di donne. Affascinante, incantevole e coraggiosa, Grace è entrata nella leggenda mondiale.

Grande attesa c’è per “Grace di Monaco”. Per ora, però, consoliamoci con i suoi vecchi, indimenticabili e nostalgici capolavori.