Ho chiesto ad Anna D’alessandro Allemand di scrivere qualche riga in merito a quanto è accaduto ieri sera a Parigi. Anna vive in Francia e mi sembrava giusto che fosse lei a parlarne. TM
Parigi, 13 novembre 2015
Cari lettori,
per questa volta non vi ho preparato nessuna ricetta, ma un semplice sfogo, scaturito dalla profonda tristezza che ha invaso il mio cuore all’annucio di tanta barbaria, tanta violenza, tanta incoscienza !
Come voi ben sapete vivo in Francia da più di vent’anni, è la mia seconda patria e gli avvenimenti di Parigi mi hanno fortemente colpita.
Difficile descrivere i tanti pensieri che ci invadono quando eventi di tale portata si manifestano…
Difficile non pensare allo sgomento delle famiglie, alle attese colme di speranza nel cercare i propri cari di cui ancora non si conosce la sorte…
Difficile non immedesimarsi, non confondersi col dolore dei colpiti da tale tragedia…
Difficile non provare compassione per i sopravvissuti che per tutta la vita rivedranno tali immagini, e forse non le « supereranno » mai…
Ma devo ammettere che è difficile ascoltare tanti « politicanti » che approfittano della disgrazia altrui per spianare e preparare il terreno di una futura campagna elettorale, descrivendo l’incompetenza degli attuali governanti. Oppure è difficile non giudicare i nostri eletti, per quel che avrebbero potuto fare, ma che per convenienza e per racimolare qualche voto non hanno fatto…
Mi riferisco ad uno dei terroristi condannato ben sette volte e mai incarcerato!
Purtroppo ho la convinzione che questi atti di violenza estrema non saranno gli ultimi, ma la solidarietà tra i popoli che ne scaturisce mi fa pensare che più che destabilizzarci ci renderanno più forti e uniti !
Anna Allemand