non c'è libertà senza passione!

di Rosanna Falco

disegno di Silvia Falco

Digitando la parola femminicidio sul web compare la seguente definizione: <<Il termine femminicidio si riferisce all’uccisione di una donna ed è relativo alla violenza maschile alle donne in generale>>. In Italia si adopera anche il termine femicidio, italianizzazione del termine usato nel 1992 da due femministe statunitensi, Jill Radford e Diana Russel, per il titolo del loro libro “Femicide: The politics of woman killing”. E’, questo, un termine per porre fine ad ogni forma di discriminazione e violenza contro le donne in quanto donne, affinchè le donne non debbano più pagare con la loro vita la scelta di essere se stesse e non come vorrebbero i loro fidanzatini, i loro compagni, i loro mariti o ex mariti/compagni. Essi, uccidendo “per amore”, si sentono nobilitati: è, questo, un tema profondamente radicato nella letteratura nostrana. Un esempio possiamo estrapolarlo dalla Divina Commedia di Dante, dal padre della letteratura italiana. In particolare dal canto V della prima cantica, l’Inferno, dove al v. 106 Francesca racconta a Dante: <<Amor condusse noi ad una morte>>. Francesca da Polenta, per unire le due famiglie tra le più rinomate della Romagna, fu data in sposa allo zoppo e rozzo Gianciotto Malatesta, ma la ragazza era innamorata del fratello del suo sposo, Paolo. Questo loro amore condusse Paolo alla morte per mano del marito di Francesca, un vero e proprio fratricidio e, quel che a noi qui più interessa, un uxoricidio. Esattamente come nella prima metà del secolo XIV viviamo in una società dominata da valori di tipo patriarcale, una società in cui sembra, tuttora, avere una certa autorità l’antico “pater familias”, una figura autoritaria appartenente al genere maschile che non esita ad utilizzare la violenza. Sono molte, troppe, le donne che oggi, è come se non badassero alla propria persona, alla loro difesa, fisica e psicologica. Sappiamo che, grammaticalmente, il sostantivo femminile difesa è un termine astratto e tale è, figurativamente, nella nostra società. La difesa non possiamo toccarla né sentirla, è vero, ma è necessario, negli ultimi anni più che mai, renderla tangibile, concreta. Spesso ci si domanda: <<Come fare? Sono Io in grado di fare della difesa una mia compagna in questo viaggio terreno chiamato vita?>>. Ebbene si, mi sento di rispondere a questi quesiti. Tutti sono in grado di farlo, non bisogna fare altro che armarsi di coraggio, di allontanare chi ci perseguita, chi ci provoca dolore, di denunziare. Sempre più infermo sta diventando questo sistema, fino a sfociare in un mare di sangue che accoglie, in Italia, una vittima ogni due giorni. Dobbiamo debellare questa strage di violenze. Non c’è, a tal proposito, concetto più veritiero di quello sostenuto dal filosofo londinese, della seconda metà del Cinquecento, Francis Bacon: <<Gli antichi siamo noi>>; siamo noi, cioè, a ripetere cose, fatti, azioni, già sperimentate dagli antichi, e, per quanto concerne il femminicidio, bisognerebbe cercare di estirpare questo male, un male dalle “antiche” origini, dalla nostra comunità. A tal fine è stata fondata, tra l’altro, un’associazione, Doppia difesa (www.doppiadifesa.it), che nasce ad opera di Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno, che intendono aiutare tutti coloro che hanno subito discriminazioni, violenze e abusi, ma non hanno il coraggio di svoltare e imboccare la strada della denuncia. In Italia l’ultima vittima è la giovane Carmela Petrucci, di soli diciassette anni. E’ stata uccisa nel vestibolo del palazzo in cui abitava a Palermo, mentre tentava di difendere sua sorella, anche lei vittima di violenza da parte dell’ex fidanzato, un giovane di ventidue anni. Invito i lettori a mobilitarsi e ad essere presenti giovedì, 8 novembre 2012, dalle ore 14.30 alle ore 19.00, alla Biblioteca del Senato, Piazza della Minerva, 38-Roma, dove ci sarà un seminario sul femmicidio, “Verso la giornata mondiale contro la violenza sulle donne”. Per ulteriori informazioni, per il programma della suddetta iniziativa, si visiti il sito di LIBERASSOCIAZIONE .