Tecnologia, sostenibilità e memoria, tutto questo si incontra nello sguardo di Salvatore di Vilio nella sua mostra fotografica “Attraversamento ciclabili negli ingranaggi della memoria”.
Dopo “Ortografie” e il lavoro ancora in corso d’opera “Succivo Sguardi Quotidiani”, quest’ultima ricerca del fotografo Salvatore Di Vilio, nasce in concomitanza con i 90 anni di attività della celebre fabbrica di biciclette Mario Schiano di Frattaminore in provincia di Napoli.
La ricerca consiste in 23 iPhonegrafie proposte come dittici, montati su pannelli 30X60, nei quali sono ritratti i soggetti e i dettagli dei loro cicli. Da circa due anni Salvatore Di Vilio sta sviluppando la sua ricerca fotografica tramite iPhone con applicazione Hipstamatic Claunch 72 monochrome.
Un confronto tra “mezzi”: la bicicletta e l’iPhone; ambedue “trasportano”, persone l’una, dati e informazioni l’altro. Ambedue avvicinano persone a luoghi. Un approccio moderno attraverso i nuovi media per celebrare un mezzo antico e contemporaneo allo stesso tempo.
Ad accompagnare i ventitré dittici ci sarà il testo scritto da Eugenio Tinto: “Proveniamo da un tempo nel quale la bicicletta era e rappresentava un modo d’essere, uno stato sociale e una pedalata alla volta siamo arrivati lontano. Mio nonno andava sempre e solo in bici, a lavoro, a passeggio, senza mai mostrare la fatica di avere quello come strumento e compagno di viaggio. Mia nonna l’ha conosciuta mentre passeggiava sul Corso del paese in sella alla sua fidata bicicletta. E ora tocca a me. La sua eredità ferrata è passata a me per chiudere in un cerchio, come cerchio è ciò che muovo, la memoria che non ho mai perduto di quello che noi fummo: un popolo senza motore, spinto solo dalla forza e dal sudore. Come a raccogliere la fugacità dell’incontro con chi pedala, le foto concepite come istantanee di una polaroid sono realizzate con l’ausilio del mezzo iPhone. Attraversamenti ciclabili negli ingranaggi della memoria.”
Inaugurazione 3 maggio alle ore 19,30 presso il Gran Caffè Gambrinus di Napoli, in via Chiaia n°1.
Le fotografie rimarranno esposte fino al 5 maggio 2013.
di Teresa Mancini