non c'è libertà senza passione!

 Nel 1948 Lucio Fontana su  Domus  sosteneva che sia per lui che per Leoncillo Leonardi … la ceramica realizza una quarta dimensione alla scultura … nella quale forma-materia-colore sono una cosa sola… in creazione simultanea….Questa è l’idea conquista asserita da Leoncillo, che dice che la scultura oggi o è colorata o non è scultura… e che la scultura senza colore non è scultura, è architettura.

L’11 Marzo 2015, in uno dei templi dell’Arte Moderna e Contemporanea, nelle grandi sale della Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Roma, in cui aleggia ancora oggi la forte personalità innovatrice di una grande donna, Palma Bucarelli, si è inaugurata, anzi è andato in scena uno spettacolo storico ed epocale per la Ceramica. Abbiamo assistito, in tanti, tantissimi, muti ed estasiati, al riconoscimento ufficiale della Quarta Dimensone! Con

Ceramica, Opera-Sciannella--GNAM-2015_Iwww.ilcorrieredelledonne.net

Ceramica, Opera Giancarlo Sciannella – GNAM 2015

diverse sale dedicate all’idea conquista di Leoncillo, di cui una in suo onore per il centenario e fuori dai circuiti espositivi circoscritti e settoriali del mondo ceramico dove l’hanno ingabbiata sempre con smaccato snobismo le cosiddette arti maggiori, per relegarla nel mondo amatoriale e collezionistico delle arti applicate, La Ceramica è esplosa!
dimostrandoci come non ci sia più confine tra le arti, anzi come proprio con la Terra con cui per prima l’uomo ha espresso la sua creatività, si possa oggi parlare un linguaggio globale, originale e totale .
Curata da un Maestro della ceramica, Nino Caruso e da Mariastella Margozzi , sono presenti alla Mostra 63 artisti con tre opere ciascuno provenienti dai più rinomati Centri della Ceramica in Italia, tra cui mi piace ricordare con orgoglio campanilista,  Giancarlo Sciannella e Fausto Cheng, provenienti per formazione dalla grande scuola di Castelli (TE). Il definitivo riconoscimento della ceramica come opera d’arte, legata si alla tecnica, ma solo come pura prassi metodologica e all’artigianato come sua genesi, ma non più come realizzazione e manifestazione circoscritta nell’ambito delle discipline minori, ci conduce verso la conoscenza di una materia che attraverso le mani, artefici di idee , realizza il pensiero risolvendo l’antica dicotomia tra arte e artigianato.
Rimangono le ombre… come sempre , quando si tratta di una grande rassegna, l’amarezza degli esclusi, dei ‘grandi esclusi’ giovani o già storicizzati. L’augurio è che si vada avanti nel riscrivere la storia , soprattutto di coloro che traghettarono eroicamente come novelli e impavidi Caronte la Ceramica da oggetto d’uso verso manufatto artistico, bello solo da ammirare , in cui il legame con la Grande Madre e la sua naturale funzione nutritiva e rigeneratrice , si manifestò solo in maniera ideale.
Mi sovvengono nomi come Mattucci, Visani, Tramonti, Gambone e tanti altri che rappresentano quell’anello di congiunzione che permise il passaggio dalla maiolica verso la materia in sé e per sé , personalità che capirono l’ importanza della progettualità , senza mai dimenticare la tecnica e che vorremmo tanto vedere alla prossima e più completa esposizione. Si, la storia va riscritta! Per continuare la riscoperta di un medium a cui tutti i più grandi artisti del novecento si accostarono, consapevoli delle grandi capacità interpretative della ceramica che più di ogni altro materiale riusciva a dare risposte alle nuove istanze artistiche e culturali del Tempo.

di Giulia D’Ignazio