non c'è libertà senza passione!

Renee Zellweger in Bridge, www.guardian.co.uk L’espressione chick lit si riferisce ad un certo tipo di “letteratura per ragazze”. Nello slang statunitense chick starebbe per chicken (pollastra) e lit è il diminutivo di literature (letteratura). Questo nuovo genere comincia a diffondersi durante gli anni Novanta. Le protagoniste dei seguenti testi sono in prevalenza stereotipi della donna giovane in carriera, godono di una stabilità economica che si scontra molto spesso con la sofferenza amorosa.

La maggior parte ha un impiego nel mondo del giornalismo o della pubblicità, un lavoro che le soddisfa ma dove spesso si scontrano con le loro colleghe, le quali, pur stando un gradino sotto a loro, nel settore lavorativo vantano una storia d’amore da copertina di giornale. Si discostano da questa categoria tutte le altre che alla perdita di un sentimento molto importante, affiancano un impiego precario che si rivelerà essere il culmine della loro vita problematica, oppure quelle donne che raggiunte le soglie della maturità, dopo una serie di estenuanti situazioni fallite, sentono il bisogno di riscattarsi e di rinascere, magari con un nuovo amore al proprio fianco oppure ricominciando proprio da se stesse.

A dividere la casa con la suddetta protagonista compaiono solitamente due persone di sesso opposto. Una è l’amica di sempre quella un po’ “svampita”, l’obiettivo della sua vita è quello di procacciarsi più conquiste possibili senza mai dare una stabilità sentimentale alle proprie storie d’amore, l’altro è l’amico dolce e confidenziale, al quale è impossibile non raccontare tutto ciò che succede, di lui ci si può fidare ed è forse colui che più di ogni altro sa consigliare in modo del tutto imparziale, riprendendola anche negli errori più banali, perché ha un animo nobile che lo caratterizza…lui è l’amico omosessuale.

Frequenti sono i contrasti tra madre e figlia e non mancano i bisticci con la sorella, talvolta più giovane, che tiene gli uomini a debita distanza dopo le esperienze tutte negative che l’hanno segnata. Poi c’è lui, l’amore tanto ricercato e che non sempre viene poi concretamente ottenuto. Un perfetto latin lover, di quelli che fanno girare la testa solo a guardarli, una vera propria utopia, difficile da raggiungere e amato da tutte. Non sempre sarà lui la vittoria di questa affannosa ricerca, a volte sarà la persona che nessuno si aspettava che assumerà nuove caratteristiche proprio alla fine del romanzo. Sex and the city e Il diario di Bridget Jones vengono considerati i testi guida di questa nuova letteratura.

di Giada Di Lullo