non c'è libertà senza passione!

di Chiara Selleri

«La nostra vita quotidiana è bombardata da coincidenze o, per meglio dire, da incontri fortuiti tra le persone e gli avvenimenti chiamati coincidenze. […] L’uomo, spinto dal senso della bellezza, trasforma un avvenimento casuale in un motivo che va poi a iscriversi nella composizione della sua vita». Così intende le coincidenze Milan Kundera nel suo libro L’insostenibile leggerezza dell’essere. Al tema delle coincidenze è stata dedicata la manifestazione “Incontri di lettura…A voce alta”, organizzata dalle associazioni napoletane “A voce alta” e “Soup” e che è arrivata alla quinta edizione. L’associazione “A voce alta” è nata nell’ottobre del 2005 dall’impegno di un gruppo di insegnanti (Marinella Pomarici, Marina De Dilectis, Margherita Siniscalco, Clorinda Russo, Daniela Bausano ed Eleonora Rizzi) che con gli “Incontri de lettura” si prefiggono lo scopo di coinvolgere lettori, attori, autori in nome di un’unica passione, la lettura. Gli organizzatori spiegano che l’iniziativa è nata dall’esigenza di trovare degli spazi dove incontrarsi e dove poter condividere il momento della lettura, così intimo e privato.

L’evento, svoltosi quest’anno dal 20 al 22 Ottobre tra il centro congressi dell’Università Federico II e Villa Pignatelli, ha visto intervenire autori come Erri De Luca, che ha chiuso la manifestazione, il filosofo avellinese Aldo Masullo, attrici come Donatella Finocchiaro; ma soprattutto ha offerto la parola anche ai lettori che, in occasione di queste tre giornate, hanno avuto l’opportunità di proporre la loro pagina del cuore. La manifestazione ha visto quest’anno la partecipazione anche di alcune biblioteche, come la biblioteca Morlicchio di Scafati e quella di Riva del Garda. Inoltre l’associazione, composta in primis da insegnanti, ha indetto un concorso reading per gli studenti delle scuole inferiori e superiori. Anche questo è fare scuola, è fare cultura. Quest’anno, inoltre, l’organizzazione ha collaborato anche con i giovani studiosi del dipartimento di Filologia Moderna dell’Università Federico II di Napoli, coordinati dal professor Francesco De Cristofaro, e da tale collaborazione nascerà una pubblicazione.

Particolarmente apprezzati dal pubblico gli interventi di Aldo Masullo e di Erri De Luca, entrambi campani. Il filosofo avellinese nel suo discorso si è concentrato sulla libertà che per lui «è il non automatico ma deciso rispondere alle occasioni» e sulla sincronicità perché in fondo di coincidenze si tratta quando il cambiamento imprevisto delle cose e l’immediata decisione «si incontrano nel tempo». De Luca, invece, ha parlato di coincidenze che riguardano luoghi della memoria, come il ghetto di Varsavia dove lui è stato cinquant’anni dopo aver letto, da ragazzo, dell’eroica resistenza degli ebrei perseguitati. Dopo il suo intervento, i lettori hanno potuto porgli delle domande che hanno offerto a De Luca l’appiglio per ritornare sui suoi liet-motiv: la scrittura come recupero del tempo andato, il rapporto con la scrittura sacra (ricordiamo che De Luca è traduttore dall’ebraico), l’infanzia napoletana.