Più che un libro di poesie quello composto da Katia Giannotta – A passo lento – Dialogo con l’anima, edizioni Akkuaria – è un percorso formativo all’Amore che tutti dovrebbero seguire.
Proprio perché ci troviamo in un mondo dove certi valori pare siano evaporati nel tran tran quotidiano di vite esasperate alla ricerca spasmodica del benessere materiale. E, invece, l’autrice con pacatezza, non disgiunta però da una forte energia trascinante, ti porta con mano nei vari sentieri dell’Amore, che diventa la chiave di volta per la risoluzione di tutte le tematiche terrene – e non solo – che più ci attanagliano e con cui ogni giorno dobbiamo fare i conti.
In un mondo dove tutto sembra mosso dall’interesse spicciolo, dall’affare quotidiano per “mantenersi a galla”, per vivere, per non morire, parlare di sentimenti, d’amore diventa qualcosa di anacronistico per molti. E’ come se difronte ai disastri quotidiani – guerre, migrazioni, carestie – si tirasse fuori una strana bacchetta magica che nel rischiarare tutto, tutto risolvesse. Siamo troppo abituati all’azione interessata, “al do ut des”, per capire che per vincere certe battaglie bisogna volare alto.
<<Non si vive per una ricompensa che giungerà un domani. Si vive per dar senso all’oggi>>. Scrive, tra l’altro, l’autrice ben consapevole che spesso la nostra vita si consuma dietro falsi miti, dissipando energie per effimeri valori e sogni. Per future lontane ricompense che ci potranno pure essere, ma che, al di là di tutto, vale la pena conquistarsi giorno per giorno, con azioni che non possono non tener conto degli altri, di <<quelli che non hanno voce>>, dei derelitti, ma anche di chi non riesce a comprendere che l’esistenza terrena non è una cassaforte dove tutto va accumulato e conservato. E’ proprio l’incontrario: <<Non lamentarti – perché non hai. – Gusta e apprezza – ciò che ti è dato – e se in esso – scorgi privazione – è solo – perché assumi il punto di vista – del vuoto e non del pieno>>.
Nel leggere le poesie di Katia Giannotta mi viene in mente l’aforisma di Francesco De Santis: <<La poesia è la ragione messa in musica>>. E, in effetti, il libro “A passo lento” è un serrato ragionamento sulla vita, sull’amore, sull’esistenza, sull’aldilà…, che l’autrice fa con levità, ma anche con la determinazione che ha solo chi ha fatto certe esperienze: <<Se non proverai dolore – non capirai la gioia. – Occorre scavare, scendere a fondo – e poi risalire a goder del Cielo – e della Luce>>. Ma anche: <<Non dimenticare mai che la vera forza – sta nel raggiungere l’equilibrio degli estremi>>.
Ma la parte tutta da scoprire del libro di Katia, che va letto e riletto, è il rapporto con Dio. Il dialogo costante con il padre che le dà – non solo alle sue opere – quella levità, quella leggerezza invidiabile, che costa però tanta fatica, non solo nello scrivere.
<<Ti parla ancora la mia Anima. Lo fa ogni mattina al risveglio, quando apro gli occhi e ti affido a Dio>>.
C’è una poesia che tra le altre mi ha colpito e che leggo come un invito a riflettere sempre prima di parlare, scrivere, promettere: <<La parola va conservata. – La parola va risparmiata. -Va pronunciata con senso, -solo dopo averla agita in sé. – La parola va donata – come una perla preziosa – pronta a brillare – nell’anima propria - e altrui. Altrimenti, – trionfi il silenzio>>. Ha proprio ragione Katia Giannotta.
di Elia Fiorillo