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Valerio Binasco, regista ligure, si cimenta con la tragedia di Shakespeare più nota: Romeo e Giulietta. Fino al 24 Marzo è andata in scena al Mercadante di Napoli, dal 26 al 28 Marzo al teatro Eliseo di Roma e poi in tour per i teatri italiani. Premio Ubu per la regia nel 2011, Binasco è riuscito, ancora una volta, con la sua rivisitazione ad emozionare pubblico e critica.

Valerio Binasco Giulietta e Romeo, Il Corriere delle DonneCimentarsi con Shakespeare è sempre un’impresa ardua. Valerio Binasco, regista ligure, ha voluto correre il rischio. Sua è la rivisitazione di Romeo e Giulietta di Shakespeare che fino al 24 Marzo è andata in scena al teatro Mercadante di Napoli e sarà al teatro Eliseo di Roma dal 26 al 28 Marzo e poi in tour per i teatri d’Italia a Bolzano, Reggio Emilia, Varese, Genova e Torino. Si tratta della tragedia più nota di mastro Shakespeare che ha goduto di un successo straordinario nel corso dei secoli grazie alle numerose rivisitazioni teatrali, televisive e cinematografiche (si pensi, ad esempio, a Romeo + Giulietta di William Shakespeare di Baz Luhrmann che scelse Leonardo di Caprio per vestire i panni di Romeo) e, dunque, rivisitarla diviene ulteriormente difficile perché bisogna cercare di non cadere nel banale, nel già visto.

Il Romeo e Giulietta di Binasco si è aggiudicato il premio Ubu per la regia già nel 2011. Il regista ligure è stato particolarmente attratto dagli aspetti più marginali del dramma: «…i personaggi secondari, il tono da commedia, il provincialismo italiano», come afferma lo stesso Binasco. Nella messa in scena della tragedia, i cui protagonisti sono Francesco Montanari e Deniz Ozdogan, egli ha insistito soprattutto sulla crudeltà umana. Crudeltà che fa rima con imbecillità. Gli unici a salvarsi dall’odio e dalla violenza, dilaganti nel dramma, sono i due protagonisti che, vinti dalla forza dell’amore, si convertono al pacifismo. Se ai tempi di Shakespeare lo shock prodotto dalla morte dei due innamorati più famosi della letteratura avrebbe posto un freno alla guerra intestina tra le due famiglie, i Capuleti e i Montecchi, oggi nel 2013 l’amore non è più sufficiente a fermare la violenza; anzi, deve fare i conti con la morte. Questa è la visione disincantata di Valerio Binasco che, però, è riuscito, ancora una volta, ad emozionare il pubblico. Francesco Montanari (un Romeo alternativo con il piercing all’orecchio e gli occhiali dalla montatura scura) e Deniz Ozdogan, giovane attrice di origine turca (una Giulietta dai capelli corti e sbarazzini), sono stati capaci, nella celebre scena del balcone, di far credere al pubblico che forse l’amore salva, redime, purifica, ancora oggi, nel 2013.

di Chiara Selleri