di Annamaria Riccio
Sabato, 10 gennaio ore 21,30. Mi piazzo davanti alla tv e, dopo aver aperto tutti i “pacchi” insieme a Max Giusti, finalmente posso ambire al mio programma annuale preferito:il ballo dei vip. Sarà perché ballare mi è sempre piaciuto, sarà che ho accantonato da un bel pò’ quest’ hobby, ma il sabato con la Carlucci è un modo per coinvolgermi, almeno con la mente. Poi…quest’anno il personaggio di richiamo che ha fatto tanto discutere, m’incuriosisce non poco. Inizia la trasmissione e, dopo le prime presentazioni ecco che arriva Lui, accompagnato dalla Titova. Timidamente, quanto “regalmente” cerca di darsi un tono da star non tralasciando il suo ruolo di principe. A vederlo,avrei giurato avrebbe di sicuro ballato un valzer e invece, dopo un ingannevole inizio, ecco che, togliendo d’improvviso giacca e cravatta, si scatena in un vivace give che,a dirla tutta, la fa dire lunga sul fatto di averlo preparato in tempi brevi. Sua Altezza nasconde probabilmente un trascorso di ballerino che incuriosisce non poco il pubblico intento come sarà, ad apprezzarne le prossime esibizioni. “Fili” avrà curato ogni particolare della sua apparizione, per lui non è la partecipazione a un programma come qualunque altra stella. Per lui è la presentazione del vero Filiberto o, quanto meno, quello che vuole far conoscere agli italiani. E in parte c’è riuscito. Bravo Emanuele, stai quasi per raggiungere il cuore della gente Sai che per trovare la strada giusta devi entrare da un’altra porta, quella che apre alle debolezze, alla competizione, al mettersi in gioco come un qualunque personaggio o vip che sia avrebbe fatto. Hai voluto accantonare quell’aria da esule figlio di re risentito per ricominciare la tua vita di italiano,hai voluto che la gente ti vedesse non come un Savoia, alla ribalta di una cronaca spesso discutibile, ma come marito e padre affettuoso, uno dei tanti, uno di noi. Vedremo Filiberto, vedremo e aspetteremo…